Aspettando che il nuvolo scenda
tre uomini raccontano
di quando
comandavano sulle bestie
non come ora che
contano anici
al bar della piazza
Di quando al barba del prete
si vide uno smilzo
gridava
nell’aria del primo mattino
quasi che di lune e di mezze
se ne facessero altre
Marianna che conta le viole
guarda di sbieco le audaci che arrivano
da fuori,
lei no, lei sola a bottega
nella via d’ombra, vecchiette
e dei cani
E nel giorno che cantano le uova
nel giorno che scrivevi
poi un nome
e spedivi senza dire
chi eri
te aspettavi se arrivava
prima la vera
o la pancia
o quel caldo che stanca
e tu non sai
neanche se c’eri