
Esiste una sapienza
che non ha sguardo
non rapina incontri
non necessita di un pubblico
Ha degli occhi antichi
che si perdono nel vicino
e ricorda solo i particolari lontani
(quanto prezzemolo in quel piatto
i barattoli di miele di quel raccolto
il tipo di patate necessarie per gli gnocchi
la volta che la stella della Mole cadde
nel maggio del ‘53)
E’ una sapienza che parla in dialetto
ma solo nella testa
che lavora tutto il tempo ma solo
per le cose a cui tiene
che pratica lo scambio il baratto
l’abbraccio la crescita di una pianta
la restituzione di uno sguardo
Questa sapienza io conosco
dove abita e quando passo
qualche volta abbassando gli occhi
mi sembra quasi che mi sorrida
da “Permesso di soggiorno- Lino Di Gianni- Feaci Edizioni