Quante erano le zucche?
Quante erano le zucche
al mercato ?
Mi sono confuso, con tutto quel parlare,
quel vociare di uccelli nelle gabbie, il consenso
dei cani abitudinari a quell’ora,
il vinello leggero col sole e con quel certo venticello.
Quante erano le zucche
al mercato?
Tutti quei ragazzi, che aspettavano muti
tagliuzzati nel corpo, tatuati sul labbro
tutti fermi sul porto a vedere le navi partire
treni vuoti arrivare ed in mare, le genti, a morire
Io per me cercavo parole, patate e carote
qualche verza d’avanzo per farne melata
con uva passa. Vedevo questi uomini e donne
con la pelle aggrinzita, resistenti alla perdita dei
sorrisi, con gli occhi profondi dei laghi agitati
Poi ho visto, a Parigi, il ritorno dei Comunardi
(li trovarono , anni dopo, dalle foto fatte sulle barricate, per vanità)
e ho ghignato, di conforto
per quei vecchi/nuovi giovani,
mai stanchi di lottare ( e di cantare)
(lino di gianni) 11 Aprile 2016