Troppu trafficu ppi nenti


250px-Paolo_Uccello_049 (1)Troppu trafficu ppi nenti

Io mi annego perché
questo mare non ha
né fine né fondo

E tra magheggi e fiumare
il corpo cominciò
a bollire come farebbe
un caldaro al fuoco

Giovanni iniziò a
dipingere un giglio
eccessivo e Camilla versò
una lacrima sola sola
poichè tutta in amore
si sommergeva e
si inabissava

Nel solito quadernetto
mai di proprietà
diverse scritture
tracciate nel tempo
da donne

diligenti nell’annotare
estrose nel creare
amorose nel curare

in un continuo
traffico perpetuo
che conduce
eternamente
al niente

lino di gianni 21 agosto 2013

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5 risposte a Troppu trafficu ppi nenti

  1. Ángeles ha detto:

    il quadernetto mai di proprietà galleggia in questo mare senza fine, né fondo. Un grazie alle donne diligenti per le scritture!

  2. Lam ha detto:

    Il Fans Club ha pensato a lungo a queste parole ed è arrivato alla perentoria conclusione:ppi nenti un corno!Non ci fosse sto traffico, allora sì che si sentirebbe l’eternamente niente, ma co tutto ‘sto traffico, ah che bella cosa la poesia, le voci delle donne, i passi di chi ci ama e soprattutto le pagine vuote da riempire di strisci, macchie, cancellature, parole da correggere, parole da trovare e che non si troveranno mai. Ppi nenti un corno!

  3. linodigianni ha detto:

    ma, sto fans club, invia anche soldi, al poeta riverito, o solo noccioline e pop-corn? Si accettano anche polli, angurie..

  4. Lam ha detto:

    Ma che cosa fa?Ci ha scambiato x una rosticceria?!Si ricordi dei suoi predecessori che scrivevano ispirati alla luna e ai languori dello…stomaco :-))

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