(foto di henri cartier-bresson)
intinse l’ago nel latte
poi nel limone
mosse qualche riga sul foglio
come se scrivere inventasse
una qualche piccola onda
un suono d’avanzo
un richiamo che senti e dimentichi
c’era voluto il piccolo sole
del fiammifero
non si vedevano gabbiani in volo
sabbie e bagnanti erano ancora
da inventare
qui ci venivi da solo
correndo il rischio di poter
anche pregare
arrivano i buoni, che bello
si chiamano con un nome di
povertà, vivono nelle grandi
basiliche povere di giorno
ma lavano i piatti dopo mangiato
avevano cominciato a distribuire
pietà, confessioni e soldi del cumulo
ma qualcuno, gentilmente, li ha fermati
dicendo, sua santità, non bisogna mai
prendere alla lettera il vangelo
meglio scrivere con latte e limone
e scaldarlo col fuoco
è una scrittura per pochi
fatti non fummo per viver come bruti
ma certamente
per legger
tra le righe
15-3-2013 lino di gianni
Arrivano i buoni, ed hanno le idee chiare
ed hanno già fatto un elenco
di tutti i cattivi da eliminar…
Ma chi l’avrebbe mai detto che erano
così tanti i cattivi da eliminar…( edoardo bennato)