Il colore dei calzini
iniziò decidendo l’albero
il colore dei calzini
e di preparare il caffè
molto forte
un albero che avesse una storia
importante alle spalle
per guardare varie stelle
e cieli cangianti
che avesse memoria di lotte
e desideri e piccoli
sospiri nel rovescio
delle foglie
guardato così tante volte
da essere ormai invisibile
ma piazza necessaria
per ogni recupero di veglia
sia di uomo sia animale
e dunque si presentò
come fosse con l’innamorata
contò la storia confidando
nell’ascolto
vide muoversi nell’assenso
il fresco delle foglie
anche se era inverno
anche se freddava intorno
dire che gli toccò il cuore
sembrava un lasciarsi andare
ma certo il battito accelerò
l’occhio si fece glutine
e un po’ di mare
nel loro abbraccio
lento cheto solenne
e impertinente
si insinuò
come se fosse tornato infante
cose se fosse rimasto indenne
a quella polla sorgiva di vecchia accidia
geometrica potenza di ciò
che di morto
ci lasciamo indietro
21/12/ 2012 lino di gianni
Ha fatto bene il mare ad insinuarsi; ci vuole la sua potenza per rimanere indenni. Bellissima!
che bello che lo dici tu