Magnifica la rosa che hai dipinto
con la luce con mani delicate
bisturi gelato che scontorna
il rosso
togliendolo dall’aria
sospendendo un vetro tra il fiore
e gli occhi di chi guarda
togliendo il battito leggero
sembra palpitare
e toglie il pane di bocca
agli uccellini e mette
l’ali
La chiesetta ti guardava
con l’eterna famigliola
che staziona ovunque
al mondo
salvo poi che son divorziati
e lì davanti si erano trovati
da diverse case e famiglie
d’ogni modo lì davanti abitano
anche la suocera e sua nuora
che dall’Albania vengono
fin da me a imparare l’italiano
io sbaglio i loro nomi
loro gli accenti e le parole
ogni tanto ci guardiamo
e sorridiamo dei disastri
che fa in classe il piccolo
Kamal
ha solo due anni ed è un
piccolo guerriero
mentre sua mamma stenta
e insegue le parole
come fosse lei rom
e io un ottuso “gagio”
che non vuole dire
qual è lo stupido segreto
per parlare subito
senza errori
23 Ottobre 2012 Lino Di Gianni
una foto splendida, ero presente con quella luce, a Bussoleno