In età adulta ( melanzane) portammo
sotto un albero di
Natale una madre anziana
insieme a una bambina (carta) di
altri e a entrambe
girate di spalle (Deleuze)
furono assegnati
doni (Situazionisti)
In età giovane guardando
in cielo vedemmo strani
uccelli con le pale a elica
e fummo bastonati in terra
perché non chiedemmo scusa
ogni giorno e il permesso (Sufi)
di vivere senza fatture
In età incerta decidemmo
che da bestie vivere non
vogliamo più e cercammo
un paese senza famiglie
ossessionate dalla paura
dai soldi dal lavoro
dalle abitudini sottomesse
In età diversa lo trovammo
nelle anime fuggiasche
banditi senza arte né parte
passati indenni attraverso
il tritacarne della scuola
con i sogni nascosti intatti
nei materassi, nei calzini
sotto le mattonelle
6 ottobre 2012 lino di gianni
Il détournement , volontario smarrimento dell’orientamento o come vagare senza meta e scopo. Il senso di questa perdita dell’orientamento, da parte di chi la pratica, è quella di abituare il soggetto ad un’apertura mentale verso nuovi, inattesi e magari anche estranianti aspetti
«Ma allora, cos’è che ti conforta?»
«La certezza della mia libertà interiore», disse lui dopo aver riflettuto. «Questo bene prezioso, inalterabile, e che dipende solo da me perdere o conservare. La convinzione che le passioni spinte al parossismo come capita ora finiscano poi per placarsi. Che tutto ciò che ha un inizio avrà una fine. In poche parole, che le catastrofi passano e che bisogna cercare di non andarsene prima di loro, ecco tutto. Perciò prima di tutto vivere: Primum vivere. Giorno per giorno. Resistere, attendere, sperare».
Irène Némirovsky, “Suite francese”
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delicato commento