Truck guardava la neve scendere, la prima della stagione.
Fiocchi lievi, che non si fermavano sui vetri delle auto.
Quasi a chiedere scusa, solo un passaggio e via.
Solo in certe strade i fiocchi si univano in masse compatte, che scricchiolavano appena sotto il peso della scarpa, comprimendo la propria natura.
Truck si esercitava con Chouette in un numero di grande magia.
Anche se lei non lo sapeva. Anche se non dava segni di accorgersene.
Truck cercava di capire i pensieri che passavano per la mente alla donna. Chouette guardava altrove, quasi assente.
“ A cosa pensi? “
“ A niente. Alla neve. Il freddo mi fa paura e mi paralizza”
“ E’ per questo che addosso hai sempre quintali di roba? Coperte, cappotti, borse dell’acqua calda?”
“ Se la temperatura sale, saremo sommersi da una tempesta di neve” disse Chouette, pensierosa e apprensiva.
Truck vide un esile sole squadernarsi dietro le nuvole, e disse che se il sole ce la faceva, bloccava la neve, e usciva il sereno.
“ Squadernarsi? Mi piace questa parola! Vedi che cominci a parlare come me?”
E si mise a cantare sottovoce una canzone che parlava di mare, mare sole e caldo, tanto caldo.E a pensare a Sé-bas.
“ Come diceva sempre mio cugino Frasquito
“- Aunque la mona se vista de seda, mona se queda.- Anche se una scimmia si veste di seta, resta una scimmia.
il più bello ‘stralcio’ di vita sin qui letto.
grazie , Api..della lettura e del commento
Condivido Api… mi è piaciuto moltissimo. Bravo Lino!
grazie molte, Iole..è difficile con lettori esigenti