Eleanor Rigby
Eleanor Rigby, sogno sognato senza sapere del potere
del sonno
tra birre non bevute, non sapendone il gusto, spiagge immense solo per me
con ragazze che donavano il piccolo reggiseno
e risate trattenute dall’elastico
Eleanor Rigby, onde cavalcate come un vascello, gommapiuma sgonfio da dormirci in macchina,
dove mangiavamo, sotto l’ombrellone
con i servizi nell’aperto canneto
Eleanor rigby, che ti sentivo nelle notti fredde vicino al fuoco, jeans contro jeans, tutta la notte sveglio a sentire
abbacinato il culo della sconosciuta
paralizzato dalla grandezza dei miei desideri.
canta ancora per me, nella notte, sull’onda, attorno al fuoco, nella macchina che si muove
nel tempo/silenzio
delle musiche che ci hanno divezzati.
Lunedì, 06 Dicembre 2004