Ventinove
Gli occhi che scorrono sulle parole, alimentano l’intreccio.
L’intreccio dei fili che forma la nostra vita.
Leggere diventa una forma d’esperienza che trasforma in modo impercettibile
il modo di affrontare i fatti quotidiani.
Leggere, diventa anche l’ultima trincea in cui ti asserragli quando la realtà incombe.
Leggere, per alcuni, è perdita di tempo.
Alcuni leggono solo saggi, perché la narrativa è perdita di tempo.
Leggere, spesso è una cosa “ da donne” che hanno le fantasie e i grilli per la testa.
Gli uomini e le donne in carriera leggono ciò che serve, sapere i titoli e il pettegolezzo per non fare la figura del fesso.
Allora, due che leggono molto, magari narrativa, sono spiriti affini?
Leggere accomuna le sensibilità, come se ti piacesse lo stesso film?
Vladimiro è scettico.
Ci sono tante varianti, possibilità.
Le persone forzano la lettura a diventare un grimaldello passepartout.
E magari, un libro, è solo un reagente chimico immerso nella fiala dei tuoi elementi.
Vladimiro, oggi chiederebbe: cosa mangi, quanto, come?
Come impieghi il tuo tempo, durante il giorno?
E le tue priorità di vita, in questo periodo, che sacrifici prevedono?
Persone, mica libri.
I libri li chiudi. Le persone continuano a leggerti dentro.
spiazzante. Dai libri come reagente chimico a i libri da chiudere. E le persone da aprire. E aprirsi alle persone. Che ti leggono dentro anche quando sei un libro chiuso.Però senza leggere i libri non credo che saprei leggere le persone.senza leggere libri non psarei quella che sono. E forse nessuno mi saprebbe leggere.splash!
le variabili sono infinite,c'è da ammattire a pensarci,magari ci fosseroschemi, regole,invece bisogna osaree rischiare..e di cose da chiedere,desiderosa di conoscere,ne avrei un cassetto pieno..
"Leggere diventa una forma d’esperienza che trasforma in modo impercettibile il modo di affrontare i fatti quotidiani."infatti la lettura ti dona questa possibilità.saper leggere negli altri è tutta un'altra cosa, lo si può benissimo fare da analfabeti attraverso i nostri cinque sensi, e c'è il sesto che non ha nulla a che fare con la magia come molti credono è qualcosa di mentale da lavorarci sopra durante tutta la vita, assomiglia a un occhio invisibile o semplicemente chiamata sensibilità la quale serve ad affinare tutti gli altri sensi per non farli diventare pigri nella percezione delle cose, etc.come diceva elias canetti: si può mentire con la scrittura ma non cambia quello che sei.
E' vera questa storia della narrativa e dei saggi. Ci sono solo gusti diversi, è terribile dare giudizi. E' come giudicare qualcuno prima di averlo conosciuto, che brutta abitudine.I libri sono finestre o percorsi sconosciuti indispensabili per vivere meglio ciò che siamo e ciò che ci circonda, su questo non ci piove.Come non ci piove che non basta leggere per aver voglia di comprendere gli altri, o di farsi comprendere, anzi spesso ho visto vivere i libri come un rifugio, non come un'apertura. Anche questo è un modo per interagire. Il libro è sempre uno scambio, mai muto, solo in differita. A volte anche chi hai davanti viaggia in differita, ma spesso, non capita l'occasione di riprenderlo in mano e dare un'occhiata:) La vita richiede un tempismo straordinario che nessun libro al mondo può insegnare. Qui si naviga tutti a vista.
mm.. non capisco questa cosa delle persone che ti leggono dentro.secondo me ,ognno vede quel che vuol vedere ,ecco il perchè di molti eqiuvoci