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Oggi, una donna, nera, da molti anni in Italia
(e percio’ parlava con accento napoletano )
diceva, o meglio, urlava, con la bocca tesa
ci volete, qui, solo per sfruttare i corpi
fino a che vi fanno comodo.
Vi servono braccia, gambe, schiene, buchi
a poco prezzo, il resto non vi interessa.
Ma perché questo non succede
in Germania, in Francia, in Svizzera
e qui succede? Perché?
Oggi una donna rom, da molti anni in Italia
( e perciò parlava con accento romano)
diceva, o meglio, raccontava, con lo sguardo vigile
Io ho mio figlio, che è nato qui,
è comodo per voi, dirci nomadi, per non darci l’acqua,
la casa, la luce. Pagando, s’intende.
Basta essere l’alibi della vostra vergogna.
Per mio figlio voglio scuola, e un posto
da ricordare nel ritorno.
Le api impazziscono, con i telefonini
i neonati muoiono, per la fretta dei soldi
dei nuovi padroncini, cinesi.
Facciamo un bel nucleare
che ci tenga sempre sull’orlo del reattore,
e chi lo sa, anche lui, prima o poi,
imploderà.
lo sfruttamento dei più deboli succede in ogni paese d’europa. come dire? forse altrove sono più raffinati. in italia quello che fa davvero orrore è che ci si dimentica dei milioni di emigranti italiani sparsi nel mondo. si cerca così una sorte peggiore molto pericolosa, ora che si tratta di accogliere e non più di esportare uomini. max frisch diceva: aspettavamo solo delle braccia e invece sono arrivati degli uomini.