Nelle lingue diverse, aspettando ad un angolo una puttana
guarda il colore della pelle col bianco del giorno
la violenza , comprare l’insalata , deliscare l’acciuga salata.
Guarda la tua faccia nello specchio del pregiudizio.
Io adoro queste tue scritture.
(Mi dica quanto fa, poi passo a pagare).
Come vuoi la poesia ?
La vuoi cioccolatino perugina, tutta bella incartata ?
che ti rincuori, rassodi
(e ti faccia ritrovare )
quel calzino colorato spaiato ?
Con calma sbuccio le patate, o la conservo che hanno più sapore.
Loro vanno a sciare stamattina io a pulire il culo di una vecchia che non conosco.
Il Lama dopo quarantrè anni di esserci di trascendenza è scappato con la sua
insegnante di italiano.
Aveva visto giusto mia zia Adalgisa che bagnando i fiori e preparando
la peperonata, aveva detto, quello non me la conta giusta.
E adesso cosa mi rappresentano tutte queste parole giustapposte, disarticolate
non credi che si senta che c’è il costruito ? Il costrutto ?
Salgono, scendono dal tram
poche lingue veramente diverse pochi hanno i biglietti
molti vengono da lontano e scendono qui all’angolo.
Sto cucendo delle foglie di banana, per fare un gonnellino
oggi rivedrò Josephine Baker, domani Marilyn Monroe.
preferisco la seconda versione